mercoledì 28 settembre 2011

5°Giornata: Penne-Pratola Calcio 1910 2-2

PENNE - Il Penne non riesce a riscattarsi dalla sconfitta di mercoledi ed in casa è costretto ad accontentarsi di un pari (2-2) che nel finale sarebbe potuto addirittura tramutarsi in sconfitta se Pendenza non si fosse divorato il gol del vantaggio in contropiede tutto solo davanti a De Bonis subentrato nella ripresa per infortunio occorso a Cantagallo.
E' un Penne strano, che non riesce ad imporre il maggior tasso tecnico agli avversari; eppure già dall'inizio si era vista una squadra finalmente decisa, abile a giocare nello stretto grazie all'ottima intesa tra Rosselli ed Aquino oggi per la prima volta titolare.
Una superiorità iniziale legittimata dal vantaggio di Granchelli al 20' contro un avversario modesto che, malgrado un evidente potenziale offensivo, faticava a creare gioco.
Eppure la solita disattenzione difensiva con conseguente pareggio realizzato da Giancola cinque minuti più tardi ha fatto si che l'inerzia iniziale si sia mano a mano affievolita e nella ripresa un errore di Cantagallo permetteva il vantaggio ospite.
Solo subita la rete i biancorossi si sono svegliati dal torpore e, pur senza strabiliare, si sono fatti vedere in avanti realizzando il pari grazie al solito Rosselli ma rischiando nel finale il tracollo come già descritto.

Meccanismi da oliare in fase difensiva insomma, ma anche da un punto di vista mentale la squadra sembra accusare troppo il colpo nei momenti di difficoltà, un pò come se mancasse quella serenità mostrata la passata stagione. Siamo solo agli inizi e c'è tutto il tempo per invertire la tendenza di certo il campionato sembra più difficile ed equilibrato di quanto si pensasse alla vigilia.
Nella gara odierna mister Di Pietro doveva rinunciare a diversi elementi, con Di Teodoro, Di Simone e Di Donato in tribuna, Colicchia in non perfette condizioni fisiche a partire dalla panchina, in compenso il tecnico biancorosso recuperava Granchelli, Francia e Aquino schierato in campo per la prima volta dal primo minuto così come il giovane Castellano schierato in campo sull'out sinistro della difesa. 4-3-1-2 il modulo scelto con Rosselli alle spalle della coppia d'attacco Granchelli-Aquino.
Sul fronte opposto mister Di Corcia si giocava la gara a viso aperto scendendo in campo con il 4-3-3 guidato dal temibile trio d'attacco Cuccurullo-Pendenza-De Carolis.

Il Penne parte subito col piglio giusto mettendo pressione agli ospiti: giocando finalmente palla a terra i biancorossi arrivano con una certa facilità dalle parti di Carosa.
Il primo spunto di cronaca al minuto undici quando Aquino, il più attivo, pesca alla perfezione Granchelli sulla trequarti sinistra, l'attaccante pennese punta la porta con una finta a rientrare e conclude in porta ma centralmente con Carosa che non si fa sorprendere.
Ancora protagonista Aquino al 14' quando l'ottimo cross dalla destra dell'attaccante napoletano trova Granchelli pronto sul secondo, la sua conclusione di testa a incrociare supera Carosa ma è controllata dalla difesa ospite che spazza davanti la linea di porta.
La reazione degli ospiti si limita ad una punizione di Traficante al 16' con palla che termina alta; il Penne gioca a viso aperto ed il gol del vantaggio è nell'aria e si concretizza al 20' quando sugli sviluppi di un calcio di punizione di Della Marra dal limite dell'area sinistro, Granchelli anticipa tutti e di testa deposita in rete la palla dell'1-0.
Finalmente tutto facile? Nemmeno per sogno, perchè l'ennesima dormita difensiva regala cinque minuti dopo il pari agli ospiti. Sugli sviluppi di un piazzato la palla ricade in area, si crea un groviglio di uomini senza che i biancorossi riescano a tirar fuori un pallone che termina sui piedi di Giancola che da due passi lo spinge in rete.
Il pareggio fiacca i biancorossi che tornano a farsi vivi, quasi casualmente, solo al 35' quando una punizione di Francia dalla trequarti sinistra attraversa tutta l'area senza che nessuno tocchi il pallone che sfila di un soffio a lato. Sul capovolgimento di fronte, De Carolis è bravo ad inserirsi in area ma da buona posizione calcia a lato.
Al 38' a sprecare è invece Francia che si inserisce bene in area ma sul più bello tenta un cross sballato che si spegne sul fondo.
Al rientro dagli spogliatoi ci si aspetta il cambio di registro, ma addirittura sono gli ospiti a passare quando al 9' un tiro cross dalla destra di Di Giannantonio sorprende un disattento Cantagallo con palla che si infila beffardamente sul palo alla destra dell'estremo pennese.
Il Penne ora deve scuotersi, Di Pietro è costretto a cambiare portiere con Cantagallo infortunato alla spalla, in campo va anche Colicchia ma il Penne fa fatica e torna a farsi vedere dalle parti di Carosa solo al 19' con Aquino che calcia in porta con l'estremo peligno che con qualche difficoltà blocca la sfera in due tempi.
L'intesità di gioco se non altro sale, l'ingresso di Colicchia porta più qualità e mobilità al reparto offensivo, al resto pensa un Rosselli scatenato; il trequartista napoletano ci prova prima al 25' con un colpo di testa su cross di Colicchia fuori non di molto, poi al 27' firma il pari inserendosi alla perfezione in area su angolo di Della Marra e di testa infilando il portiere ospite per il gol del pari.
La gara è apertissima con gli ospiti che nel frattempo avevano tolto De Carolis passando ad un più prudente 4-4-2 pronti a colpire in contropiede.
Ancora Rosselli protagonista al 37' quando svetta su un cross di Castellano e di testa indirizza in porta con Carosa che si supera e con un gran intervento evita il vantaggio ai padroni di casa ed al 41' quando riceve palla da Aquino e tra una selva di difensori ospiti prova a calciare in porta mandando alto.
Ma nel finale i biancorossi rischiano addirittura il tracollo quando Pendenza elude il fuorigioco pennese e si presenta a tu per tu con De Bonis, alzando clamorosamente la mira da due passi.
Inutili gli assalti finali: ci prova Aquino al 47' con una rovesciata in bello stile con palla a lato non di molto, e Campagna che ci prova dal limite ma calcia alto proprio sul filo del triplice fischio finale.

Alla fine è 2-2 ed i biancorossi devono rimandare ancora il ritorno alla vittoria, trovandosi tutto sommato ad accettare questo pareggio che per come si erano messe le cose, e per quello che ha fallito Pendenza nel finale deve servire quantomeno a muovere la classifica.
Domenica a Loreto contro l'Amatori Passo Cordone bisognoso di punti, servirà comunque tutt'altra prestazione per riportare a casa la vittoria. Il campionato è solo agli inizi e non è il caso di fare allarmismi, di certo qualcosina va rivista.

PENNE-PRATOLA 2-2 (1-1) - 25/09/2011

PENNE: Cantagallo (17'st De Bonis), Melito M, Castellano, Francia, Campagna, Di Febo, Della Marra, Silvaggi (14'st Cretarola), Aquino, Rosselli, Granchelli (20'st Colicchia). A disposizione: Centofanti, Melito A, Pasta, Di Simone. Allenatore: Di Pietro

PRATOLA: Carosa, Di Giannantonio, Saccoccia, Tiberi, Giancola, Bassano, D'Amato (29'st Krasniqui), Traficante, De Carolis (17'st Di Giammarino), Cuccurullo, Pendenza. A disposizione: Di Ninno, Villani, Pizzoferrato, Fusarelli, Coccovilli. Allenatore: Di Corcia

Arbitro: D'Orsogna di Teramo

Reti: 20'pt Granchelli (Pe), 25'pt Giancola (Pr), 9'st Di Giannantonio (Pr), 27'st Rosselli (Pe)

Ammoniti: Saccoccia, Traficante, Carosa (Pr), Rosselli, Cretarola (Pe)

Recuperi: 1'pt, 4'st

4°Giornata: Flacco Porto Pescara-Penne 2-1

PESCARA - Il Penne cade meritatamente a Pescara al termine di una partita mal giocata dai biancorossi malgrado il vantaggio siglato da Andrea Melito alla mezz'ora del primo tempo.
Subito il pareggio a pochi minuti dal termine, nella ripresa i biancorossi non sono scesi in campo ed i padroni di casa dopo aver fallito due palle gol clamorose hanno realizzato il gol vittoria a cinque minuti dal termine grazie ad un'altra indecisione difensiva ed ennesima "prodezza" di un giocatore avversario con Valerio Di Francesco bravissimo a vedere fuori dai pali Cantagallo e fulminarlo con un tocco di piatto chirurgico ad infilarsi sotto l'incrocio.
Una sconfitta che deve far riflettere perchè se domenica, errori difensivi a parte, la squadra aveva giocato, oggi è mancata totalmente specie a centrocampo regalando metri ad un avversario tonico, veloce ed aggressivo venendo infilati in più occasioni in contropiede e soprattutto senza riuscire a creare pericoli alla porta ospite.

Con Aquino non ancora in condizione in panchina insieme a Francia uscito per infortunio domenica, con Di Teodoro in tribuna insieme all'altro infortunato Delli Castelli, mister Di Pietro ha dovuto rinunciare a Di Simone per la regola dei fuoriquota (al suo posto Cretarola), centrocampo guidato da Silvaggi e Della Marra con Rosselli avanzato sulla trequarti a supporto del trio d'attacco Pasta-Melito-Colicchia.

Primo tempo al piccolo trotto con i biancorossi che sbloccano il risultato alla mezz'ora grazie ad un colpo di testa di Andrea Melito su azione d'angolo. I padroni di casa spingono e a cinque minuti dal termine della frazione un giocatore locale sfrutta una ribattuta in area e fulmina Cantagallo con la retroguardia pennese non esente da colpe.
Nella ripresa si aspetta la reazione del Penne che non arriva, ed anzi gli uomini di Di Pietro sembrano incapaci di costruire azioni offensive degne di note con errori anche in fase di appoggio piuttosto evidenti.
Nemmeno l'ingresso di Aquino questa volta serve a scuotere la squadra, la Flacco si ritrova due palloni facili facili da spingere in rete da due passi ma grazia i biancorossi con errori clamorosi di Di Francesco prima, Rapino poi.
Il Penne a centrocampo non vede un pallone, Di Pietro prova a metterci una pezza sostituendo uno spento Colicchia con Centofanti e spostando Rosselli sulla linea degli attaccanti.
Ma la sostanza non cambia, il Penne prova a spingere ma arrivano una serie di cross a centro area sempre facile preda della difesa locale.
Quando il match sembrava incanalarsi sui binari di un pareggio che sarebbe stato oro per quanto visto in campo, nel finale l'ennesima indecisione della difesa che non riesce a disimpegnare un pallone semplice regala a Di Francesco l'opportunità di segnare: il rapido attaccante pescarese vede Cantagallo fuori dai pali e di piatto azzecca una palombella strepitosa che scavalca l'estremo biancorosso e si infila sotto l'incrocio.
Praticamente nulla la reazione pennese che prova a scuotersi ma attacca con la forza della disperazione e senza raziocinio non riuscendo ad impensierire per nulla la difesa pescarese.

Domenica a Penne arriva il Pratola, ora che siamo ad inizio stagione occorre rimanere calmi e correggere gli errori fatti. Il campionato è solo agli inizi e sconfitte come queste possono essere solo salutari, a patto di reagire subito.

FLACCO PORTO PESCARA-PENNE 2-1 (1-1) - 21/09/2011

FLACCO PORTO PESCARA: Leombruni, Prosperi V, Chiavaroli, La Selva, Feragalli, Pierfelice, Filosofi (32'st Marcucci), Bianchi, Di Francesco, Rapino S, Rapino P (15'st Berardocco). A disposizione: Di Filippo, Visioni, Casalena, Prosperi M. Allenatore: Febo

PENNE: Cantagallo, Melito M, Cretarola, Silvaggi, Campagna, Di Febo, Colicchia (27'st Centofanti), Della Marra, Pasta (8'st Aquino), Rosselli, Melito A (12'st Di Donato). A disposizione: De Bonis, Castellano, Francia, Di Simone. Allenatore: Di Pietro

Arbitro: Civico di Vasto

Reti: 32'pt Melito A (P), 42'pt Pierfelice (F), 45'st Di Francesco (F)

Note: ammoniti Bianchi, Chiavaroli (F), Cretarola, Silvaggi, Della Marra (P)

martedì 20 settembre 2011

3°Giornata: Penne-Vis Ripa 3-3

PENNE - Il Penne si fa del male da solo. Regala un tempo e due gol agli avversari, segna al primo affondo, gioca un secondo tempo di carattere pareggiando e portantosi in vantaggio sul filo di lana, poi quando l'arbitro ha già quasi il fischietto in bocca, si fa infilare dall'ennesima prodezza dell'ex Contini che non abbandona la tradizione del gol dell'ex e beffa incredibilmente una difesa distratta.
E' questo il succo di un match contro un avversario tutt'altro che trascendentale ma che nella giornata più nera di una difesa sempre ermetica alla fine è costretta ad accontentarsi del pari che, malgrado tutto, non fa mollare la vetta della classifica ora guidata in coabitazione con Altinrocca e con il sorprendente Pacentro.

Nella gara odierna mister Di Pietro recupera dal primo minuto Alessio Francia; il centrocampista pennese va a fare reparto con Silvaggi e Rosselli, in avanti rientra Colicchia dalla squalifica rimediata a Castiglione, ancora ai box Granchelli insieme a Delli Castelli (starà fuori almeno un paio di mesi). Parte dalla panchina il nuovo arrivato Salvatore Aquino; il centravanti classe 1988 ex Lanciano, Nocerina e Bojano ha firmato in settimana.
Sul fronte opposto due ex: il tecnico Roberto Marcangeli in panchina, Roberto Contini in campo entrambi protagonisti, in negativo, della travagliata stagione 2006/07 conclusa dai biancorossi con la retrocessione in Promozione. Il trequartista francavillese parte sulla trequarti ad innescare gli inserimenti dell'insidioso centravanti Cellucci.

L'atteggiamento abbottonato degli ospiti trova subito i propri frutti, il Penne è distratto e non mette in campo la giusta intensità.
Il Ripa così ci crede da subito, Contini è ispirato e dopo pochi minuti innesca Menganna che in area calcia sul secondo palo con palla a lato non di molto.
Il Penne si fa vivo solo al 18' con un colpo di testa di Colicchia centrale che Penna blocca senza troppi problemi.
Sono praticamente solo gli ospiti a farsi vedere negli ultimi 20 metri, il Penne non mette la giusta intensità in campo e, come se non bastasse, regala anche agli ospiti il vantaggio. Protagonista in negativo è Campagna che dal limite dell'area prova a spazzare un pallone ciccandolo clamorosamente e servendolo su un piatto d'argento a Menganna che con un diagonale perfetto fulmina l'incolpevole Cantagallo sul secondo palo.
I biancorossi subito lo svantaggio si scuotono, e pervengono al pareggio dopo due minuti: travolgente azione di Colicchia che scambia con Di Simone sull'out sinistro, il terzino pennese in area rimette centralmente il pallone dove ben appostato è Rosselli che si inserisce alla perfezione ed infila l'estremo ospite per il gol del pari.
Ma il Penne oggi è in vena di regali, e tra l'incredulità generale nel finale di tempo gli ospiti passano ancora quando Menganna conclude violentemente costringendo Cantagallo alla respinta sulla quale è decisivo il tap-in dell'accorrente Cellucci lasciato tutto solo dalla difesa.
Palla al centro ed il Penne prova di nuovo a reagire: prima è Rosselli a mettere i brividi a Penna con una conclusione in area che termina alta, poi è Colicchia di testa a scavalcare l'estremo ospite su cross di Di Donato dalla sinistra, ma è provvidenziale l'intervento di testa di un difensore ospite che libera davanti la linea di porta.
Al rientro dagli spogliatoi il Penne aumenta l'intensità, il Ripa pressa e tiene bene il campo ma è costretto alla difensiva dai padroni di casa che paiono ora più convinti.
Di Pietro getta nella mischia il nuovo arrivato Aquino, ed è proprio l'attaccante napoletano due minuti dopo il suo ingresso a raccogliere un bell'invito di Cretarola in area e sfiorare il palo con un preciso tocco di piatto.
Il Penne continua ad attaccare e dopo un'altra pregevole conclusione di Aquino che in diagonale manda a lato, al 18' arriva il meritato pareggio quando Di Donato raccoglie palla sull'out destro guadagna il fondo e tocca centralmente per il nuovo entrato Della Marra che al volo infila il gol del pari.
I padroni di casa ora vogliono la vittoria, al 24' ancora Rosselli in area si gira ma alza troppo la mira, due minuti dopo è Campagna che mette i brividi a Penna su punizione con palla che sfila a lato non di molto.
Al 29' è invece il turno di Colicchia che manda alto a giro dopo un bello Aquino-Rosselli con palla di quest'ultimo per l'attaccante pennese.
La giornata poco positiva della retroguardia di casa è però confermata al 38' quando lo svarione è di Di Febo che non lascia un pallone chiamato da Cantagallo e serve involontariamente Cellucci che, tutto solo davanti al portiere pennese, gli calcia addosso.
Quando tutto sembrava destinato a rimanere immutato al 45' arriva però il guizzo vincente dei pennesi; Della Marra in area è superbo nell'appoggiare di tacco un pallone all'accorrente Aquino che scarica un destro potente e preciso che si infila imparabilmente sotto l'incrocio dei pali della porta difesa da Penna per la rete del vantaggio.
Tutto finito? Macchè! Quando mancano pochi secondi allo scadere dell'ultimo minuto di recupero, una punizione dalla retroguardia termina sui piedi di Contini che, al limite dell'area sfrutta le maglie larghe della difesa pennese, entra in area e di sinistro inventa una conclusione imparabile che si infila sotto l'incrocio dei pali e regala l'insperato pareggio ai ripesi.
Il 3-3 finale è così lo specchio fedele di una gara in cui i biancorossi hanno pagato a caro prezzo le clamorose ed inaspettate defaillance difensive. Classica giornata storta per una difesa che fino a questo momento era stata sempre il punto di forza dei pennesi.
Nota stonata unita a quella dell'infortunio occorso a Francia, di cui non siamo a conoscenza dell'entità ma che ha visto il centrocampista pennese uscire dal campo sofferente.
Nota lieta il debutto di Aquino: il nuovo centravanti biancorosso ha dimostrato di avere grandi qualità malgrado il ritardo di preparazione; potrebbe essere proprio lui l'arma in più dei pennesi in vista del prosieguo del campionato, a patto di non commettere gli stessi grossolani errori visti oggi.

PENNE-VIS RIPA 3-3 (1-2) - 18/09/2011

PENNE: Cantagallo, Melito M, Di Simone (7'st Cretarola), Silvaggi, Campagna, Di Febo, Di Donato, Francia (13'st Della Marra), Di Teodoro (9'st Aquino), Rosselli, Colicchia. A disposizione: De Bonis, Centofanti, Melito A, Pasta. Allenatore: Di Pietro

VIS RIPA: Penna, Dell'Osa, Palanza, Di Lisio (17'st Di Renzo), Storsillo, Di Gregorio, Menganna (27'st Crisante), Fusella, Cellucci, Contini, Tacconelli (18'pt Pitucci). A disposizione: Nardinocchi, Vezzani, Paciocco, Pasqualone. Allenatore: Marcangeli

Arbitro: Casalvieri di Avezzano

Reti: 37'pt Menganna (V), 39'pt Rosselli (P), 45'pt Cellucci (V), 18'st Della Marra (P), 45'st Aquino (P), 48'st Contini (V)

Ammoniti: Palanza, Di Lisio, Dell'Osa (V), Della Marra, Silvaggi, Francia (P)

2°Giornata: Penne-Folgore Sambuceto 3-0

PENNE - Il Penne supera agevolmente la Folgore Sambuceto in casa e si porta in vetta a punteggio pieno dopo due gare in coabitazione con la matricola Tre Ville.
Malgrado le assenze di Granchelli e Colicchia i biancorossi sono stati estremamente cinici nel primo tempo grazie anche al rientro dall'infortunio di Rosselli vero e proprio trascinatore che ha donato nuova linfa al reparto offensivo e maggiore solidità ad una squadra che tuttavia ha dovuto soffrire nei primi minuti con gli ospiti molto propositivi, ma che nell'arco di due minuti (tra l'ottavo ed il decimo del primo tempo) hanno aperto e chiuso i giochi contro un avversario tramortito che malgrado la presenza in campo di uomini importanti del calibro di Farias, Mimola e Stella ha tirato troppo presto i remi in barca.
Sfruttati due abbagli difensivi dei sambucetesi quindi, la gara è andata avanti senza problemi ed è stata chiusa in avvio di ripresa dal giovane Giampaolo Castellano (1992) al suo primo acuto in maglia biancorossa che con un pregevole tocco sotto porta ha chiuso definitivamente i giochi con i viola che dopo il tris sono anche rimasti in dieci per l'espulsione di un proprio giocatore. Nel finale solo accademia con i biancorossi vicini al poker in un paio di circostanze e con il ritorno in campo di Alessio Francia che ha disputato una mezz'ora con discreta intensità.

Mister Di Pietro doveva rinunciare per l'occasione a Colicchia (squalificato) e Granchelli (reduce dai postumi dell'infortunio) in compenso recupera rispetto a sette giorni prima Rosselli, Cretarola e Di Teodoro.
Il 4-3-3 schierato dal primo minuto vede così l'inserimento di Di Teodoro come riferimento centrale appoggiato da Andrea Melito e Pasta sugli esterni, in mezzo al campo Rosselli è il vertice alto di un reparto completato da Silvaggi e Della Marra.
Castellano dal canto suo deve rinunciare a Sablone ed opta per un modulo "coperto" con Mimola a cercare di innescare Farias unico riferimento offensivo.
I primi minuti sono appannaggio dei viola che approcciano in maniera positiva all'incontro sfruttando le incertezze della difesa alta dei biancorossi.
Due palle gol capitano così sui piedi degli ospiti, la prima dopo soli due minuti con Farias che elude il fuorigioco e si presenta in area davanti a Cantagallo calciando a lato, la seconda due minuti dopo con Mimola che si ritrova un buon pallone sul vertice sinistro dell'area di rigore ma al volo calcia alto.
Il Penne però è cinico, ed in soli due minuti, sfruttando altrettanti errori della retroguardia ospite apre e chiude il match: all'8' una verticalizzazione veloce apre la strada ad Andrea Melito che si invola verso la porta e con la punta del piede anticipa l'estremo difensore ospite in uscita infilando la palla del vantaggio.
Neppure il tempo di esultare ed arriva il raddoppio firmato da Rosselli abile ad inserirsi tra le maglie della difesa avversaria e fulminare con un diagonale sul secondo palo l'incolpevole Tortora.
Il raddoppio serve a "congelare" il match, gli ospiti provano a reagire ma devono affidarsi alle giocate individuali di Mimola l'unico giocatore in grado di impensierire la retroguardia pennese.
Ed è proprio lui al 15' a far correre un brivido ai biancorossi quando dal limite calcia una punizione perfetta su cui Cantagallo si supera con un prodigioso intervento a deviare in corner.
Si limita a questo piazzato la reazione degli ospiti che rischiano di capitolare di nuovo al 33' quando Tortora è costretto agli straordinari per respingere in corner un bolide di Campagna da calcio piazzato.
Al rientro dagli spogliatoi la musica non cambia ed al 5' il Penne cala il sipario firmando il tris: Pasta lavora un buon pallone sull'out sinistro e crossa al centro dove ben appostato sul primo palo è Castellano (subentrato in corsa nel primo tempo ad Andrea Melito) il cui tocco sotto misura è decisivo.
Notte fonda per la Folgore, che al 10' rimane anche in dieci uomini per l'espulsione di Aliano che per un fallo piuttosto evidente si becca il secondo giallo chiudendo anzitempo il suo match.
La gara prosegue senza grossi sussulti con il Penne sempre a gestire il pallino dell'incontro e gli ospiti incapaci di reagire.
Al 26' ancora Castellano sugli scudi quando sul secondo palo raccoglie una punizione di Rosselli ma, di piatto, manda sull'esterno della rete.
Al 42' ci prova il nuovo entrato Alessio Francia con una conclusione dal limite alta non di molto, mentre al 47' bella azione con Di Simone che crossa dalla sinistra sul secondo palo per la testa di Di Teodoro la cui sponda libera al tiro Centofanti che da due passi spreca ciccando la conclusione.
Alla fine è una vittoria meritata per i biancorossi che rimangono a punteggio pieno dopo due giornate denotando ancora margini di miglioramento interessanti, sul fronte opposto la Folgore rimanda alle prossime gare i propri propositi; la partenza in ritardo debilita decisamente il rendimento di una squadra che, nonostante tutto, prima dell'uno-due decisivo aveva comunque mostrato buone cose.

PENNE-FOLGORE SAMBUCETO 3-0 (2-0) - 11/09/2011

PENNE: Cantagallo, Melito M, Di Simone, Silvaggi, Campagna, Di Febo, Pasta, Della Marra (16'st Francia), Di Teodoro, Rosselli (26'st Centofanti), Melito A (27'pt Castellano). A disposizione: De Bonis, Cretarola, Di Donato, D'Andrea. Allenatore: Di Pietro

FOLGORE SAMBUCETO: Tortora, Aliano, Capitanio, Corti (33'pt Schiavone), Faraone, D'Arcangelo (4'st Ferri), Mastrorazio, Cucullo, Farias, Mimola, Stella (15'st Di Sante). Allenatore: Ciccarone, Di Giandomenico, Esposito, Del Sole. Allenatore: Castellano

Arbitro: Malandra di Avezzano

Reti: 8'pt Melito A, 10'pt Rosselli, 5'st Castellano

Ammoniti: Melito A, Di Simone, Della Marra, Francia (Penne), Aliano, Mimola (Folgore Sambuceto)

Espulso: al 10'st Aliano per somma di ammonizioni

1°Giornata: Castiglione Valfino-Penne 0-1

CASTIGLIONE MESSER RAIMONDO - Inizia nel modo migliore la nuova stagione del Penne che grazie ad una punizione di Campagna a pochi minuti dal termine espugna il campo di Castiglione al termine di una gara difficile e spigolosa in cui i biancorossi in formazione largamente rimaneggiata hanno avuto a che fare con un avversario ostico e determinato, colpendolo nel momento decisivo e più difficile visto che gli uomini di Di Pietro hanno dovuto fare a meno anche dell'unico punto di riferimento offensivo Colicchia, espulso nella ripresa per un ingenuo fallo di reazione quando il Penne era in superiorità numerica per precedente espulsione di un giocatore castiglionese.
Gloria personale per Campagna bendato dopo aver ricevuto un colpo da un avversario qualche minuto prima, ma anche per il giovane Di Donato bravo a conquistarsi la punizione decisiva ai fini del risultato.
Per il resto la prestazione è stata in parte condizionata dalle assenze, malgrado ai punti siano stati proprio i biancorossi a costruire le azioni più pericolose nell'arco dei novanta minuti di gioco.

Se da una parte mister Valtolina poteva contare su tutti gli effettivi in campo dal primo minuto con Luca Cichella a gestire il centrocampo e Stefano Romano a fare da collante con la fase offensiva.
Diverse le assenze in casa pennese con Di Teodoro e Cretarola squalificati, Francia, Delli Castelli e Granchelli infortunati, Rosselli in panchina ma praticamente non disponibile. In avanti spazio dal primo minuto a Dario D'Andrea (1994) affiancato da Pasta ed un Colicchia in non perfette condizioni fisiche nel classico 4-3-3 pennese.

La gara non è delle più belle e vivaci, complici oltre al gran caldo, un Penne rimaneggiato ed un Castiglione ancora alla ricerca della miglior intesa tra i reparti.
Il primo spunto di cronaca arriva all'11' quando il Penne sfiora il vantaggio: Colicchia si beve un'avversario sull'out di sinistra, entra in area e rimette un pallone al centro che deviato scivola verso la rete ma viene liberato da un difensore locale, la palla è ancora viva e termina in area sui piedi di Marco Melito che a porta quasi sguarnita cicca la conclusione che si spegne a lato.
La reazione dei padroni di casa arriva dieci minuti più tardi quando è Cichella a mettere i brividi a Cantagallo con una punizione che si spegne a lato non di molto.
I biancorossi sembrano mostrare difficoltà negli ultimi trenta metri ma nonostante tutto cercano di sfruttare gli spazi ed al 27' si fa vedere Pasta quando riceve un pallone in area dopo la solita azione travolgente di Colicchia ma si ostacola con un compagno calciando a lato.
Nella seconda parte della frazione crescono i padroni di casa, e così al 33' è provvidenziale un salvataggio di testa di Marco Melito su conclusione da distanza ravvicinata di Pirozzi mentre al 42' sugli scudi è l'estremo Cantagallo che vola a deviare in corner una punizione perfetta di Stefano Romano dal limite.
Calano i ritmi al rientro dagli spogliatoi, i biancorossi provano a spingere ma i locali difendono con ordine; al 15' il cross dalla sinistra di Di Simone è toccato in area con la mano da Marini, tutto regolare per il direttore di gara malgrado le vibranti proteste pennesi mentre al 24' il Penne si divora letteralmente la palla del vantaggio: ottimo lo spunto di Di Donato che serve Colicchia in area, la conclusione dell'attaccante pennese viene respinta dall'ottimo intervento in tuffo di Di Mario con palla che termina sui piedi di Andrea Melito che da due passi la calcia sul palo.
Salgono i ritmi, sale anche la tensione; Campagna viene prima colpito da una gomitata e costretto ad una vistosa fasciatura, poi dopo un altra azione accusato dagli avversari di aver commesso lo stesso fallo. Nel parapiglia venutosi a creare il difensore pennese rimedia un'ammonizione mentre sul fronte opposto Francesco Marini si becca il rosso diretto per qualche parola di troppo all'indirizzo del direttore di gara.
Stessa sorte tocca al pennese Colicchia qualche minuto dopo quando, toccato duro da un avversario, si lascia andare ad un'ingenua reazione a due passi dal direttore di gara che lo espelle.
Con l'uscita dal campo di Colicchia il Penne perde ulteriore peso offensivo, ma quando la gara sembra incanalarsi sui binari di un pareggio a reti bianche arriva la svolta. Il guizzante Di Donato recupera un buon pallone e viene steso al limite dell'area; calcio di punizione sacrosanto con Campagna che azzecca il buco nella barriera concludendo potente e centrale e beffando l'estremo difensore Di Mario siglando la rete che decide il match.
Nel finale i padroni di casa provano a stringere i tempi, il Penne difende con ordine e rischia solo al 48' quando Romano viene servito in area ma di esterno alza troppo la mira.

Il triplice fischio finale sancisce così il finale di una gara cui il Penne si presentava con notevoli problemi di formazioni ma che conferma la bontà di una squadra che dovrebbe recitare un ruolo da protagonista in un campionato che si rivela durissimo ed equilibrato.

In attesa del rientro di tutti gli effettivi e soprattutto del raggiungimento della migliore forma di molti elementi fondamentali della rosa, una vittoria che vale oro.

CASTIGLIONE VALFINO-PENNE 0-1 (0-0) - 04/09/2011

CASTIGLIONE VALFINO: Di Mario, Sansone (26'st Bufo), Marini F, Gigante, Di Donato G, Pirozzi, Liberati (1'st Cardone), Cichella, Marini P, Romano S, Andreoli. A disposizione: Di Norscia, Medori, Romano N, Torrieri, Mingione. Allenatore: Valtolina

PENNE: Cantagallo, Melito M, Di Simone, Silvaggi, Di Febo, Campagna, Pasta (37'st Centofanti), Della Marra, D'Andrea (19'st Di Donato), Colicchia, Melito A (45'st Castellano). A disposizione: De Bonis, Falone, Rosselli, Mergiotti. Allenatore: Di Pietro

Arbitro: De Remigis di Teramo

Rete: 41'st Campagna

Ammoniti: Campagna (Penne)

Espulsi: al 27'st Marini F (Castiglione) per proteste; al 31'st Colicchia (Penne) per fallo di reazione.

Note: giornata di caldo afoso, spettatori 300 circa.

venerdì 12 agosto 2011

09/04/2006 Penne-Fano: in gioco una fetta di playoff

PENNE - Il Penne si gioca oggi una buona fetta di play off. Ma affronta il Fano con una squadra rimaneggiata, e non è una novità in questo finale di stagione per via degli infortuni di Moro (campionato finito), Cau, Landeiro e lo squalificato Francia. In compenso, dovrebbe rientrare il centravanti argentino, José Parmigiani, dopo tre settimane di stop. Ma non dall’inizio: Camplone, infatti, potrebbe impiegarlo solo nel secondo tempo. Penne-Fano sarà diretta dall’arbitro Daniele Ceccarelli di Terni, al secondo anno nella Can D. Ancora incerta la formazione. Camplone ha convocato anche alcuni giocatori della juniores, tra i quali D’Arcangelo e Colicchia. «E’ una gara importante, non dobbiamo fallirla. Ai play off ci teniamo e vogliamo conquistarli», commenta Andrea Camplone. «Se giochiamo come abbiamo fatto domenica a Città Sant’Angelo, possiamo farcela, ma occorre il massimo impegno di tutti in mezzo al campo». Si prevede una buona cornice di pubblico; da Fano sono attesi un centinaio di tifosi.
LA FORMAZIONE PENNE: Vurchio, D’Ercole, Palmarini, D’Addazio, Ciarrocca, Praino, Panico, Cocco, Russo, Contini, Sfamurri. Allenatore: Camplone.

03/04/2006 Rc Angolana-Penne 0-1; Norscia: "sconfitta immeritata" ma Camplone non è d'accordo

CITTA' SANT'ANGELO - L’allenatore del Penne, Camplone, è soddisfatto: «Nel primo tempo meglio l’Angolana, noi invece eravamo contratti; nella ripresa ci siamo sbloccati, e alla distanza siamo usciti bene. Il risultato? Abbiano sfruttato la sola occasione, loro no. Il nostro portiere comunque ha fatto una o due parate». Norscia è decisamente deluso. «E’ una sconfitta immeritata, abbiamo tenuto quasi sempre noi il pallino del gioco», sottolinea il tecnico dell’Angolana, «ci sarebbe stato stretto anche il pareggio. Ma il calcio è anche questo. Dispiace perché abbiamo giocato una buona gara, evidentemente è un’annata storta per l’Angolana». Bifulco, portiere dell’Angolana, commenta l’episodio del penalty: «Il rigore? E’ stato l’attaccante del Penne in corsa a venirmi addosso: ho tolto le mani in uscita proprio per non toccarlo».

02/04/2006 Rc Angolana-Penne: capitan D'Addazio suona la carica

PENNE - Penne in emergenza contro la Rc Angolana. Andrea Camplone dovrà fare a meno degli uomini migliori: Cau, Parmigiani, Moro e Landeiro infortunati, ai quali si è aggiunto Guglielmi (squalificato). Insomma, il tecnico è costretto a pescare, ancora una volta, dalla Juniores per completare la distinta.
Il Penne deve assolutamente raccogliere punti per non perdere il treno dei play off e per cancellare la sconfitta casalinga contro il Morro d’Oro. «Abbiamo problemi di formazione, ma questo Penne può sorprendere se gioca come sa fare», sostiene il capitano biancorosso, Francesco D’Addazio. «Per noi il derby ha sempre un fascino particolare e se non sbagliamo l’approccio alla partita possiamo farcela. Occorre una prova d’orgoglio». Da Penne è prevista la partenza di circa 250 tifosi verso Città Sant’Angelo.
LA FORMAZIONE PENNE: Vurchio, D’Ercole, Ciarrocca, D’Addazio, Marrone, Praino, Panico, Sfamurri, Palmarini, Russo, Contini. All: Camplone.

27/02/2006 Penne-Morro d'Oro 1-2; Marcangeli: playoff alla portata, Camplone: siamo calati troppo

PENNE - È soddisfatto il tecnico del Morro D’Oro, Roberto Marcangeli, per la vittoria conquistata dalla sua squadra nel derby abruzzese contro il Penne. «Ci abbiamo sempre creduto e, nonostante lo svantaggio iniziale, siamo riusciti a trovare la giusta mentalità e vincere la partita su un campo che non permetteva di giocare a calcio», dichiara a fine partita l’allenatore biancorosso Marcangeli. «I ragazzi hanno giocato una buona partita; nel secondo tempo, dopo il gol, siamo cresciuti e non abbiamo concesso spazi al Penne». I play off sono a portata di mano. «È vero. Dopo questo importante successo, i play off sono il nostro principale obiettivo. Le vittorie esterne rappresentano la forza di questa squadra», conclude Roberto Marcangeli.
È rammaricato l’allenatore del Penne, Andrea Camplone, per il risultato finale. «Dopo un ottimo primo tempo non mi aspettavo un calo di concentrazione della squadra nella ripresa. Abbiamo sbagliato l’approccio. Per continuare a sperare nei play off dobbiamo assolutamente fare punti in trasferta, a partire da domenica prossima contro l’Angolana», conclude Andrea Camplone.

28/02/2006 Camplone: a Penne critiche pilotate

Venticinquesima giornata da ricordare: per il poker di gol di Nunzio Pagano della Val di Sangro, per il rilancio del Celano, per lo sfogo di Andrea Camplone e per lo scialbo pareggio della Rc Angolana sul campo del fanalino di coda Frascari. Vetrina dedicata al cannoniere della capolista del girone F della serie D: quattro gol all’Albalonga per conservare il vantaggio (13 punti) sulla Maceratese e per mettere in mostra tutto il repertorio degno di un bomber di spessore. E’ salito a quota 24 gol, più di uno a partita visto che qualche gara l’ha saltata. In tutta la serie D c’è solo Tarallo dell’Uso (girone A) che ha fatto meglio (27 reti). Domenica i sangrini saranno di scena a San Sepolcro senza Ruggero, squalificato. Spazio ad Antic.
Ha consolidato il terzo posto il Penne tornato al successo (mancava dall’8 gennaio scorso) dopo cinque pareggi di fila. Ma è il dopo partita con la Pergolese a tenere banco. Andrea Camplone ha vuotato il sacco e se l’è presa con i suoi contestatori. «Noi abbiamo sbagliato due gare, non di più», ha detto il tecnico biancorosso. «E mi sembra fisiologico per una squadra neopromossa. Abbiamo riportato il Penne il serie D e dall’inizio della stagione siamo con le prime. Detto francamente, non so che cosa si possa fare di più. Capisco le critiche quando le cose vanno male. Ma a questo Penne non vedo che cosa si possa rimproverare. A Macerata abbiamo pareggiato disputando una grande partita, eppure ci hanno massacrato. Critiche in continuazione. Penso che siano pilotate, detto francamente. Perché questo gruppo e questa società stanno dando il massimo. Io non sono un allenatore che va nei bar, ma non credo possa essere un handicap. Non penso di aver pestato i piedi a qualcuno, eppure è uno stillicidio di appunti e contestazioni».
All’orizzonte c’è la trasferta di Albano Laziale. Non ci sarà Panico, da verificare le condizioni di Palmarini. «A questo punto della stagione», ha aggiunto Camplone, «puntiamo al massimo, ovvero al secondo posto che offre degli indubbi vantaggi in chiave play off».
Lo stesso obiettivo appartiene al Celano tornato al successo con Pino Petrelli in panchina. Un’iniezione di fiducia per l’ambiente biancazzurro che si appresta a vivere il gran derby, quello in programma domenica ad Avezzano. Sarà il derby di Pino Petrelli, che in biancoverde in passato ha conquistato due promozione, e dei tanti ex che vestono la casacca del Celano. Sarà anche una sfida tra il maestro, Petrelli appunto, e l’allievo Ersilio Cerone che è stato un suo giocatore e che siede sulla panchina dell’Avezzano che domenica a Tolentino ha ottenuto il quinto pareggio di fila. «Ci manca un pizzico di cattiveria negli ultimi venti metri», ha detto il tecnico marsicano che si appresta a vivere una sfida del tutto particolare contro l’allenatore che ha influito abbastanza sulla sua formazione tattica. «Pino è un amico», ha detto Cerone, «ed è un piacere confrontarmi con un maestro come lui». Nel Celano assenti Giacalone e Selvaggio, squalificati. Torneranno a disposizione Raparelli e Prosia.
Avanza anche il Morro d’Oro che ha pareggiato a Cagli. E domenica ci sarà la sfida casalinga con il Tolentino, quinto, che ha un punto in più. «Ci giochiamo tanto nel prossimo mese», ha detto il tecnico Roberto Marcangeli, «affronteremo Tolentino, Celano, Val di Sangro e Penne. Dopo sarà possibile fare i conti e parlare di play off. Chiaramente ci proveremo».

10/01/2006 Contini ipoteca i playoff per il Penne

PENNE - Anche la 18ª giornata ha celebrato la grande stagione del Penne. Che, non a caso, è stata l’unica delle sei formazioni abruzzesi (del girone F) a conquistare i tre punti in palio. Sono 12 ora le lunghezze di distacco dalla vetta, occupata sempre dalla Val di Sangro. Forse, troppi al momento per sperare in una rimonta. Ma la capolista ha in calendario due trasferte di seguito, la seconda proprio a Penne. Che, comunque, domenica ha in programma un esame probante, quello di Celano. Un derby di fondamentale importanza per i vestini che, battendo il Tolentino, hanno infilato la quarta vittoria di fila e ottenuto il sesto risultato utile di fila, oltre al secondo posto solitario. Non male per una neopromossa!
«In effetti», ha commentato l’attaccante biancorosso Roberto Contini, «stiamo andando davvero bene. E, adesso, vogliamo i play off. Abbiamo dimostrato di meritarli. La Val di Sangro? E’ ancora lontana e sta andando forte. Per quanto ci riguarda, sarebbe già tanto conservare il secondo posto in prospettiva play off. Comunque, l’importante sarà continuare a giocare come abbiamo fatto negli ultimi due mesi». Alla ripresa degli allenamenti da verificare le condizioni del difensore Moro, uscito per infortunio.
Per la Val di Sangro secondo pareggio a reti bianche di seguito. Per la prima volta non ha segnato in casa la capolista. Niente di preoccupante per il ds sangrino Pino De Filippis: «Abbiamo comunque disputato una buona gara». «Giocare in inferiorità numerica per gran parte dell’incontro contro la capolista non è facile», ha detto il dg del Celano Emilio Capaldi, «noi abbiamo disputato una prova di carattere e ne va dato atto alla squadra. Lo spirito era quello giusto. Adesso, speriamo di acquisire maggiore consapevolezza nei nostri mezzi». Domenica contro il Penne mancheranno l’attaccante Morelli (la Disciplinare ha respinto il reclamo) e il mediano Conte, squalificati.
Pari anche per la Rc Angolana. «Ma abbiamo disputato una grande partita», ha detto l’attaccante nerazzurro Maurizio Tacchi, «avremmo meritato il successo e invece abbiamo rischiato di perdere. La squadra ha creato tante occasioni da rete; per fortuna, abbiamo pareggiato in zona Cesarini altrimenti sarebbe stata davvero una beffa». Domenica i nerazzurri torneranno a giocare in casa contro il Sansepolcro. Al quale il Morro d’Oro ha imposto lo 0-0 anche grazie ai buoni interventi di Argentati tra i pali. «Non siamo stati brillanti come al solito, abbiamo sofferto», ha detto il tecnico biancorosso Roberto Marcangeli. Ma la squadra ha dimostrato carattere e ha strappato un buon punto». In vista del primo dei due impegni casalinghi di fila, Marcangeli spera di recuperare il centrocampista Cognata, fermo da tempo per infortunio. Il Morro d’Oro domenica riceverà la visita di un Avezzano che si annuncia rimaneggiato. «Purtroppo», ha detto il consulente Giuseppe Tambone, «abbiamo diversi ragazzi fuori per infortunio. E’ un momento in cui l’infermeria è piena e il rendimento della squadra ne risente. Ad esempio, contro l’Urbino, abbiamo giocato un buon primo tempo e una ripresa sotto tono. Abbiamo dei problemi che stiamo cercando di risolvere». Domani i biancoverdi torneranno di nuovo in campo per giocare, a Guidonia, l’andata degli ottavi di finale della Coppa Italia di serie D. Subito, in gol, all’esordio, l’attaccante Oscar Di Matteo con la maglia del Grottammare.

24/12/2005 Di Nino: ora voglio i playoff, Camplone: che bravi i ragazzi

PENNE - Nello spogliatoio biancorosso si festeggia la vittoria con lo spumante. C’è anche il presidente del Penne, Gianluigi Di Nino, il quale ha voluto ringraziare la squadra. «Ci ha regalato una vittoria importante perché di fronte c’era un avversario difficile che ha giocano fino alla fine», esordisce il presidente Di Nino. A questo punto puntate ai play off? «E’ stato un 2005 entusiasmante, ci siamo tolte tante soddisfazioni. Se oggi vivevamo alla giornata, a questo punto, guardiamo decisamente la classifica. Il pensiero va certamente ai play off e magari prolungheremo il campionato: siamo abituati a girare l’Italia», conclude con un pizzico di ironia il numero uno del club biancorosso. Anche il tecnico Andrea Camplone si complimenta con i suoi giocatori: «La Cagliese è una squadra ostica e per questo si tratta di una vittoria importante. Il merito è dei ragazzi che hanno dato il massimo; dopo lo svantaggio hanno reagito alla grande e conquistato il successo con grinta e determinazione. Certo, i play off sono un bel traguardo, ma prima guadagnamoci la salvezza». Bocche cucite nello spogliatoio giallorosso: «Per il gioco e la grinta non meritavamo la sconfitta», afferma il ds marchigiano Roberto Camborata

05/12/2005 Donati: "punto che fa morale", Camplone: "fatale un errore"

PENNE - E’ dispiaciuto Andrea Camplone per la beffa finale. «Non posso recriminare nulla alla squadra, è stata perfetta, determinata, superiore sia nel gioco, sia nella concentrazione», commenta a caldo il tecnico del Penne. «Un singolo errore non deve macchiare la prestazione del gruppo. Certamente abbiamo riscattato ampiamente il secondo tempo della partita di Morro d’Oro», conclude Andrea Camplone.
Non è contento, invece, Ettore Donati, per il gioco espresso dalla sua squadra: «E’ un punto importante per il morale, questo è vero, ma non dobbiamo metterci la testa sotto la sabbia; qui ci sono ancora tanti problemi da risolvere. Nelle ultime due partite, per esempio, abbiamo preso ben cinque gol. C’è qualcosa che non va», conclude l’allenatore toscano. Da sottolineare, infine, la bella coreografia delle due tifoserie.

giovedì 11 agosto 2011

04/12/2005 Il Penne e la Rc Angolana cambiano

PENNE - Terzo derby consecutivo per il Penne. Che affronterà, in una partita che si preannuncia infuocata, la Rc Angolana. La formazione biancorossa, dopo la sconfitta a Morro d’Oro, va a caccia di una vittoria. «Si tratta di un derby importante per entrambi. Soprattutto per noi», commenta Andrea Camplone. «Siamo motivati, vogliamo riscattare la prestazione di domenica a Morro d’Oro e se non sbagliamo l’approccio alla gara e ci mettiamo grinta e voglia di fare bene, sicuramente possiamo portare a casa il risultato. Il derby contro l’Angolana è la partita dell’anno», aggiunge Camplone. La formazione? «Non ho ancora deciso, ma ho in mente di cambiare, qualche novità ci sarà», conclude il tecnico. Potrebbe far giocare dal primo minuto l’argentino José Parmigiani (nella foto in alto) per rigenerare il reparto offensivo.
LA FORMAZIONE PENNE: Cianci, D’Ercole, D’Addazio, Moro, Guglielmi, Francia, Landeiro, Cau, Contini, Parmigiani e Panico. Allenatore: Camplone. (g.p.)
CITTA’ SANT’ANGELO. Un derby fra due squadre vogliose di riscattarsi dopo le rispettive sconfitte nel precedente turno di campionato. Nella Rc Angolana torna disponibile Chiavaroli che ha scontato la squalifica: dovrebbe far coppia al centro della difesa con Fuschi. Out gli squalificati Gelsi e Di Matteo. Ma la novità in casa nerazzurra potrebbe esserci in attacco, dove, fermo restando il tridente, potrebbe esordire il giovane Miani (classe 88) con la esclusione di Tacchi. In questo caso i quattro fuori quota in formazione sarebbero schierati sugli esterni (Di Martile e Fasciani in difesa, Marzocchella e Miani in attacco con l’esperto Cavicchia punta centrale). A metà campo è pressocchè certa la conferma di Vespa affiancato da Rachini, con De Amicis in posizione più arretrata.
LA FORMAZIONE RC ANGOLANA: Bifulco, Di Martile, Fasciani, De Amicis, Chiavaroli, Fuschi, Marzocchella, Rachini (Creati), Cavicchia, Vespa, Miani (Tacchi). All: Donati.

05/10/2005 Colpo del Penne: preso l'ex lancianese Cau

Il Penne (serie D/F) ha definito l’ingaggio di Roberto Cau, per anni in forza al Lanciano. L’ala sarda classe 1976 nella passata stagione ha vestito la maglia del Ragusa (C2). L’operazione è stata chiusa dal ds Colangelo e domenica Cau potrà giocare contro il Real Montecchio.
Ancora tensione a Morro d’Oro. Nuova contestazione nei confronti del tecnico Amedeo Assetta, già nel mirino dei tifosi nei giorni scorsi e in particolare dopo la sconfitta di domenica nel derby casalingo contro la Rc Angolana. Hanno gridato di tutto all’allenatore di Alanno in rotta di collissione con gran parte del pubblico di fede biancorossa. Non c’è stato contatto fisico, ma la contestazione è stata abbastanza vibrante. Assetta è sempre più a rischio esonero, ma il presidente Malvone è dimissionario e in società la situazione è stata affrontata solo nella riunione iniziata nella tarda serata di ieri. Il tecnico, dopo l’allenamento, ha parlato con il presidente dimissionario Malvone. Difficile che si dimetta, ma oggi se ne saprà di più. Ad Assetta viene rimproverato (anche) il mancato utilizzo di Bizzarri e di Mancini, titolari nella Rosetana che ha fatto bene nella passata stagione in C2 e che farebbero le fortune di qualsiasi squadra di serie D. Bizzarri, 38 anni, un passato di attaccante (anche) in serie A, domenica è stato inserito a metà ripresa e schierato nel ruolo di centrocampista centrale!
Gli esoneri. Nel girone F della serie D, il Grottammare (un punto dopo 4 gare) ha esonerato l’allenatore Sestilio Marocchi e ha affidato la panchina a Daniele Amaolo, ex Morro d’Oro. Debutterà domenica contro la Val di Sangro. Nel girone H, il Manduria ha licenziato il tecnico Salvatore Nobile, ex terzino del Pescara. Novità anche a Brindisi dove, al posto dell’esonerato Alessandro Longo, è atteso l’arrivo di Franco Giugno, ex Gallipoli.
I tifosi dell’Avezzano. I supporters marsicani stanno preparando la trasferta di domenica a Monte San Giusto, nelle Marche. Il costo del pullman è di 12 euro. Le prenotazioni si raccolgono al bar Favaro, dove domenica alle ore 10 è prevista la partenza. La società ha fatto ricorso alla Disciplinare contro la squalifica di tre giornate (una scontata) inflitta all’attaccante Stefano Nicoletti. Sarà discussa la prossima settimana.

20/09/2005 Le abruzzesi ora pensano in grande

La sensazione è che le abruzzesi abbiano una marcia in più. Solo un’impressione maturata dopo 180’ di gioco nel girone F della serie D. Non a caso sono due su tre le abruzzesi in testa alla classifica a punteggio pieno: la Val di Sangro e la Rc Angolana, oltre al Fano. E il Celano ha cancellato la sconfitta nel derby d’esordio, andando ad espugnare Penne. Insomma, tanta carne al fuoco. A partire dalla Val di Sangro che in due gare ha segnato sei gol. Sugli scudi l’attaccante Nunzio Pagano che ne ha firmati quattro. Solito refrain per il ds sangrino De Filippis: «Abbiamo compiuto un altro passo avanti verso la salvezza». Nessuno gli crede, tra gli avversari. Andrea Camplone: «E se loro si devono salvare noi che dobbiamo fare?».
L’allenatore del Penne è ancora arrabbiato per la sconfitta nel derby con il Celano. «Non esiste», ha detto Camplone, «abbiamo peccato di presunzione sul 2-0. Non mi sta bene, perché sta diventando un’abitudine. Se siamo umili possiamo diventare una buona squadra, ma, ad oggi, non abbiamo ancora la mentalità per questa categoria». E più in generale ecco il pensiero di Camplone: «E’ un campionato equilibrato, condizionato dai quattro fuoriquota. Non penso che uscirà fuori la squadra ammazza-campionato». «A mio avviso», gli fa eco Emilio Capaldi, dg del Celano, «le abruzzesi hanno qualcosa in più. Possono davvero contendersi la promozione. Tra le marchigiane, solo il Fano mi sembra possa ambire a un torneo di alta classifica. Però, va sottolineato un particolare: le pugliesi costruiscono squadroni e poi li smantellano se le cose non vanno bene, nelle Marche, invece, gli squadroni vengono allestiti cammin facendo». E il Celano? «Domenica, abbiamo reagito», il pensiero di Capaldi, «sul 2-0 per il Penne la squadra non si è scomposta, ha continuato a giocare ed è uscita fuori alla distanza sotto il profilo atletico». Il Monopoli (girone H) ha chiesto Nughes.
In testa c’è anche la Rc Angolana che ha espugnato San Sepolcro. Grazie alla solita punizione dell’esperto Massimo De Amicis. «Lui ce li ha questi colpi», ha detto il ds nerazzurro Francesco Montani, «ingaggiandolo sapevamo che avrebbe portato in dote qualche gol su calcio piazzato. Quello di domenica ha impreziosito una buona prestazione». La Rc Angolana vuole la C2? «Non mi nascondo», la replica di Montani, «vogliamo disputare un buon campionato, ma ad oggi non mi sembra si possa dichiaratamente puntare alla promozione. Saremmo presuntuosi».
Ad Avezzano il consulente Giuseppe Tambone non è molto soddisfatto dello 0-0 contro il Morro d’Oro. «Forse la diretta televisiva ci ha giocato un brutto scherzo», ha detto, «penso che ci sia stato un passo indietro rispetto all’esordio. Sono convinto che si possa fare meglio».
Nel Real Montecchio, ancora fermo a quota 0 in classifica, è in corsa una sorta di rivoluzione tecnica: in panchina dovrebbe sedere Enrico Piccioni, ex Vis. Hanno già debuttato Casalboni, Placucci, Mazzoni, altri giocatori (D’Ascanio ex Montegiorgio?) stanno per essere tesserati. Nel Tolentino già in campo i nuovi Gasparoni e Mattoni. Nella Maceratese, invece, spazio al difensore Ciccone. Questa sera chiudono le liste di trasferimento tra i dilettanti. Che poi riapriranno a novembre. Per quanto le abruzzesi, non ci dovrebbero essere grossi colpi.
Ad Alessandria si è dimesso il tecnico Nicolini, mentre la Rondinella ha chiamato Esposito al posto di Lugnan dimissionario.

05/09/2005 La società vestina presenta la squadra

PENNE - A fine partita si è svolta la presentazione ufficiale del Penne. La società vestina, presieduta da Gianluigi Di Nino, torna a disputare il campionato di serie D dopo nove anni trascorsi tra Promozione ed Eccellenza. Nei prossimi giorni i dirigenti vestini metteranno a segno altri due colpi di mercato: nel taccuino del direttore sportivo Guido Colangelo ci sono un attaccante di esperienza (si fa il nome di Cau, ex Lanciano) e un giovane fuoriquota.
Intanto c’è da risolvere il problema campo: sembra ormai ufficiale che il campionato di serie D il Penne lo giocherà sul campo di contrada Campetto. L’amministrazione comunale, per il momento, non ha fondi per ristrutturare il Fernando Colangelo, stadio storico del Penne ai tempi dell’interregionale.

21/08/2005 Amichevole: L'Aquila-Penne 5-0

L’AQUILA - PENNE: 5 - 1
L’AQUILA PRIMO TEMPO: Apruzzese, Meschini, Moauro, Ricozzi, Catelli, Corti, De Filippis, Petronio, Cicconi, Mazza Luca, Polise.
L’AQUILA SECONDO TEMPO: Scimia, D’Angelosante, Moauro (17’ st Rambaldi), Ricozzi (15’ st Costantini), Catelli (25’ st Federici), Vicini, De Filippis (15’ st Rosone), Gianni, Cicconi (30’ st Valentini), Zefferi, De Gasperis (30’ st Galieti) (40’ st Carosi). All.: Mazza Paolo.
PENNE PRIMO TEMPO: Vurchio, D’Ercole, Palmarini, Landeiro, Ciarrocca, Marchetti, Tenaglia, Di Cola, Parmigiani, Cocco, Panico.
PENNE SECONDO TEMPO: Cacciagrano, Marrone, Sacripante, Carota Giammarco, Ciarrocca, Massascusa, Carota Angelo, Di Cola, Parmigiani, Francia, Giacalone. All.: Camplone.
ARBITRO: Ferrone dell’Aquila.
RETI: 3’ pt Panico, 45’ pt De Filippis, 18’ st, 27’ st e 32’ st Zefferi, 42’ st autorete Sacripante.
NOTE: spettatori 300 circa, di cui 252 paganti. Ammoniti al 35’ pt De Filippis, al 44’ pt Palmarini. Angoli: 9-4 per L’Aquila.
L’AQUILA. Brilla alla luce dei riflettori l’Asd L’Aquila Real - e stavolta per davvero, non solo per la dicitura federale - che in un pomeriggio piovoso strapazza in amichevole il Penne, squadra di categoria superiore anche se con parecchi fuoriquota in campo e i “senatori” lasciati a riposo. E stavolta l’allenatore rossoblù Paolo Mazza si adegua, fa contento il presidente (che aveva contestato apertamente le troppe sostituzioni nell’amichevole persa 4-0 contro il Chieti) e lascia dentro alcuni dei “vecchi” (tra i quali Catelli, De Filippis e Cicconi) fino a secondo tempo inoltrato. E i risultati, stavolta, si vedono. Al di là del valore specifico della cinquina, della squadra rossoblù conforta la voglia di correre e di giocare il pallone sempre e comunque. E’ quello che chiedono i tifosi a una squadra (e a una società) che devono ancora conquistare la fiducia della piazza. E la dirigenza non ha intenzione di fermarsi qui, visto che sta cercando i rinforzi per il reparto offensivo. Nel giorno della tripletta dell’attaccante Zefferi si apprende, infatti, che sta per aggregarsi al gruppo quel Renato Greco (ex Torres, Pescara, Foggia) che all’inizio della stagione era stato avvicinato dai dirigenti rossoblù, ma poi non se n’era fatto più niente. Per il momento, comunque, Greco verrà solo ad allenarsi «e poi», come sottolinea il tecnico rossoblù Paolo Mazza, «se son rose fioriranno».
La partita comincia subito con la rete del Penne che si porta a condurre grazie a Panico, il quale mette dentro in semirovesciata sfruttando un assist di Di Cola. La formazione rossoblù non si dà per vinta e comincia a prendere le contromisure all’avversario. L’Aquila cresce, e il finale di tempo si chiude con il gol di De Filippis che mette il pallone sotto l’incrocio. Nella ripresa comincia lo show di Zefferi che segna il 2-1 al 18’, dopo una triangolazione con De Gasperis; il 3-1 al 27’, dopo essersi involato in solitudine davanti al portiere avversario; e il 4-1 al 32’ dopo aver raccolto, da pochi passi, il pallone respinto dal palo colpito da Valentini. Una sfortunata autorete di Sacripante chiude i conti sul 5-1. Tifosi aquilani in festa e squadra che va sotto la curva a salutare gli ultrà.
«Un buon galoppo a prescindere dal risultato», attacca il tecnico dell’Aquila Paolo Mazza. «Dal punto di vista del gioco la squadra mi è piaciuta di più a Morro d’Oro». Il tecnico del Penne Andrea Camplone, dopo una vivace discussione con il direttore sportivo Guido Colangelo, dichiara che «la squadra schierata era imbottita di fuoriquota, visto che abbiamo 30 giocatori e dobbiamo pur vederli all’opera almeno in questo periodo».

24/08/2005 Acciavatti, finale: Penne-R.Curi Angolana 2-0

PENNE - RC ANGOLANA: 2 - 0
PENNE: Vurchio, D’Ercole (40’ st Ciccocioppo), Palmarini (30’ st Chiarella), Landeiro, Marchetti, D’Addazio, Contini (20’ st Panico), De Feudis (40’ st Francia), Sputore (12’ st Carota), Di Cola (40’ st Cocco), Del Gallo (12’ st Parmigiani). A disp: Cianci. Allenatore: Camplone.
RC ANGOLANA: Bifulco (10’ st Matricardi), Ciarrocchi (10’ st Fuschi), Fasciani Ma., De Amicis, Mazzocchetti, Marini, Rincione (35’ st Pasqualone), Rachini, Cavicchia (42’ st Faieta), Vespa (40’ st Sfamurri), Fasciani Mi. A disp: Creati, Mezzazappa, Cameli. Allenatore: Piccioni.
ARBITRO: Pacilli di Pescara.
RETI: nel pt, 6’ D’Addazio e 9’ Contini.
NOTE: spettatori 500 circa. Espulso, al 28’ pt, Rachini.
LORETO APRUTINO. Il Penne ha vinto la 12ª edizione del memorial Simone Acciavatti, torneo di calcio riservato alle società dilettanti. La formazione biancorossa, neopromossa in serie D, ha battuto meritatamente in finale la Rc Angolana, altra neopromossa in serie D. Decisive le reti di D’Addazio e Contini, in avvio. Così come fondamentale si è rivelata l’espulsione di Rachini a metà del primo tempo per un fallo di reazione. Da aggiungere anche un calcio di rigore fallito da Cavicchia al 23’ della ripresa. Il Penne, che ha destato una buona impressione, succede nell’albo d’oro alla Rc Angolana. Le due squadre si ritroveranno di fronte di niovo domenica nel primo turno di Coppa Italia. Nella finale per il terzo posto, il Lauretum ha battuto il Pianella per 2-1 grazie alle reti di Farias (doppietta) e di Lambertini. La palma del miglior giocatore del torneo è andata a Marino Bifulco della Rc Angolana; miglior cannoniere Edy Farias (Lauretum); miglior giovane Mattia D’Ercole (Penne).

02/08/2005 Amichevole: Penne-Taranto 0-6

PENNE - PENNE - TARANTO: 0 - 6
PENNE PT: Cianci, Marrone, Chiarella, D’Addazio, Marchetti, Francia, Di Cola, Cocco, Carota, Parmigiani, Mintoti.
PENNE ST: Vurchio, Massascusa, Marrone, Ciarrocca, Sacripante, De Feudis, Francia, Cocco, Tenaglia, Parmigiani, Del Gallo. Allenatore: Camplone.
TARANTO PT: Lirussi, Pastore, Capone, Micallo, Martinelli, Bevo, Mortari, De Leonardis, Migngna, Catania, Gambino.
TARANTO ST: Lucaselli, Taurino, Caccavale, Salvatori, Mancini, Malagnino, Marsilio, Moronti, La Rosa, Deflorio (Campanile), Manni. Allenatore: Marino.
RETI: nel pt, 31’ Gambino; nel st, 2’ Deflorio, 27’ Mancini, 29’ e 30’ Deflorio e 37’ Moronti.
NOTE: presente una buona rappresentanza di tifosi ospiti.
PENNE. Nella prima uscita stagionale, il Penne è stato sconfitto dal Taranto (C2). La squadra vestina è scesa in campo imbottita di giovani, che tra l’altro si sono messi in buona evidenza. I gol sono stati realizzati da Gambino nel primo tempo, una tripletta di Deflorio - vecchia conoscenza del pubblico abruzzese quando indossava la maglia del Teramo - Mancino e Moronti nella ripresa.

mercoledì 10 agosto 2011

26/07/2005 Il Presidente Di Nino chiede una salvezza tranquilla senza soffrire

PENNE - Dopo nove anni trascorsi sui campi di Promozione ed Eccellenza, il Penne ha ritrovato la serie D ed è intenzionato a tenersela stretta. Ieri, la squadra biancorossa diretta dal tecnico Andrea Camplone, ha svolto il primo giorno di allenamenti tra Penne e Montesilvano.
Presenti i nuovi acquisti vestini: Michele De Feudis (34 anni), genero di Francesco Giorgini (allenatore del Giulianova), Domenico Di Cola (24), Francesco Marchetti (28), Roberto Contini (33) e un manipolo di fuoriquota (in D devono giocare per tutta la gara un ’85, due ’86 e un ’87).
«In effetti, nel campionato di serie D, la differenza la faranno i giovani», sostiene Guido Colangelo, stretto collaboratore del presidente Gianluigi Di Nino. «Abbiamo allestito una formazione con giocatori importanti, come De Feudis e Marchetti, e soprattutto giovani interessanti».
Gli obiettivi del Penne, quelli ufficiali, sono una tranquilla salvezza e un campionato di media classifica.
«Puntiamo a un campionato senza soffrire», il pensiero del presidente biancorosso Gianluigi Di Nino. «Siamo partiti con un organico già al completo e questo è importante. Certamente vogliamo fare bene, la nostra è una società che si è mossa con tempismo sul mercato, grazie anche a collaboratori che stanno effettuando un buon lavoro. Programmi futuri? Prima dobbiamo fare esperienza, poi proveremo a programmare un campionato di vertice», conclude il presidente vestino.
Intanto, la squadra rimarrà in ritiro sino al 13 agosto, e prima della conclusione, ci sono in programma delle amichevoli: la prima, quasi sicuramente, si giocherà contro il Taranto (C2), nella prima settimana di agosto; poi, la formazione biancorossa parteciperà al torneo Simone Acciavatti in programma a Loreto Aprutino.

14/06/2005 Il Penne in serie D con ambizioni

PENNE - Il Penne torna in serie D dopo nove anni di attesa. Sono stati interminabili per una piazza, quella vestina, assettata del calcio che conta, almeno tra i dilettanti. I play off erano l’ultima speranza, dopo aver gettato alle ortiche la Coppa Italia (persa nella finale con il Montesilvano) e il campionato, vinto dalla Rc Angolana di Attilio Piccioni.
Rimanevano, appunto, gli pareggi: già lo scorso anno, la squadra pennese aveva raggiunto questo traguardo, ma allora le cose andarono male. A Mentana, il Penne perse la testa a pochi minuti dalla fine e consegnò ai laziali la serie D. Dopo la vittoria di domenica il Penne volta pagina: deve affrontare il campionato di serie D con la giusta mentalità, quella di una società seria e attenta che non deve perdere la bussola alla prima difficoltà. «Ora vogliamo goderci questo momento di felicità, aspetteremo qualche giorno prima di sederci attorno ad un tavolo e programmare il futuro della squadra», spiega Gianluigi Di Nino, il giovane presidente del Penne. Laureato in economia e commercio, Di Nino è uno dei dirigenti di punta del Gruppo Brioni, l’azienda sartoriale romana che cuce abiti ai vip di mezzo mondo. «Mi sento sollevato, ho sofferto tantissimo, sentivo dentro di me la responsabilità di una piazza che voleva assolutamente tornare in serie D. Finalmente ci siamo riusciti. Questo successo, ottenuto grazie all’impegno di tutti, ci ripaga degli sforzi fatti durante questi mesi che sono stati intensi. Soprattutto», aggiunge il presidente, «abbiamo lavorato per compattare la realtà sportiva pennese: Vestina e Penne stanno lavorando a un progetto che mira a rilanciare le sorti calcistiche del paese. Nei prossimi giorni incontreremo il presidente Simoncini (Vestina, ndc) e avvieremo un confronto alla base del quale c’è l obiettivo di potenziare il settore giovanile. Una collaborazione proficua può essere l’arma vincente del calcio pennese». Intanto è stato riconfermato Andrea Camplone, un allenatore stimato che ha trasformato il Penne, in poche settimane, dopo l’esordio negativo di Felice Mancini. «Lo avevamo riconfermato ancor prima di vincere gli spareggi, siamo convinti che lui farà bene anche in serie D. Certamente bisognerà lavorare duro perché dobbiamo adattarci alla categoria e, fra qualche anno, programmare un obiettivo importante. Abbiamo riconfermato anche il blocco storico della squadra e preso accordi con i giocatori che ci hanno permesso di fare il salto di categoria. Poi», aggiunge il presidente Di Nino, «dobbiamo trovare una soluzione e sistemare il Fernando Colangelo: l’impianto di contrada Ossicelli deve diventare il punto di riferimento calcistico di Penne. Insieme alla Vestina elaboreremo un progetto che sottoporremo all’amministrazione comunale del sindaco Paolo Fornarola, il quale è un uomo di sport che vuole bene al calcio pennese. Ci saprà ascoltare». La società vestina nei prossimi giorni ingaggerà un direttore sportivo di calibro che conosce la categoria per allestire una squadra competitiva. «Sicuramente torneremo sul mercato, mi sembra presto fare nomi. Noi comunque punteremo a disputare un buon campionato», conclude il presidente Di Nino.
Ieri pomeriggio, Penne e Vestina, sono state ricevute dal sindaco Fornarola e premiate nella sala consiliare davanti a tifosi e simpatizzanti. «Vi devo ringraziare per aver promosso l’immagine del paese, avete dato lustro all’intera cittadina», ha detto il sindaco Paolo Fornarola.
La squadra ieri ha ricevuto dalla società l’ultimo stipendio e i premi; gli argentini questa mattina tornano nel loro paese. I tifosi vestini si augurano che il biglietto sia di andata e ritorno.

14/06/2005 Camplone: "Penne, il mio capolavoro"

Andrea Camplone, dopo sei promozioni da calciatore la prima da allenatore alla guida del Penne che sapore ha?
«Diverso, più bello se è possibile. Perché è una mia creatura, una mia idea sviluppata nell’arco di una stagione. E’ una grande soddisfazione che non ha paragoni».
E’ tornato a Penne a stagione iniziata, ci credeva?
«Quando sono arrivato nessuno avrebbe scommesso un euro sul Penne. Non soltanto perché era terz’ultimo in classifica. Ho dovuto svolgere un duro lavoro a livello psicologico perché il gruppo era sfiduciato. Veniva da un play off perso in zona Cesarini e da una falsa partenza. C’erano delle frizioni nello spogliatoio. Un po’ alla volta il gruppo si è ricompattato. Ho avuto la fortuna di trovare ragazzi bravi e intelligenti. Mi hanno seguito con umiltà e questa promozione è un premio per tutti. E’ stata una rincorsa strepitosa».
Un premio per che cosa?
«Per il lavoro e per il gioco. Il lavoro paga sempre, il gioco porta inevitabilmente alla vittoria. Il singolo può risolvere una partita o due, ma il campionato si vince con il collettivo, occorrono tempo e qualità per plasmarlo».
Camplone che tipo di allenatore è?
«Pignolo, quasi maniacale. E’ anche per questo motivo che ringrazio i ragazzi che mi hanno seguito. Sono essenzialmente me stesso anche se ho cercato di attingere da tutti gli allenatori che ho avuto da giocatore».
Ha qualche dedica da fare?
«Certo, alla mia famiglia, che mi ha sopportato, e al vice presidente del Penne, Pasquale Almonti, che mi ha rivoluto in biancorosso».
Resterà a Penne?
«Sì, la società vuole che resti e io ho dato la mia disponibilità. Anche se bisognerà affrontare la serie D con molta circospezione. E’ un campionato che richiede conoscenze diverse. Sono obbligatori quattro fuoriquota ad esempio. La programmazione va fatta con attenzione, anche perché bisogna rendere conto a un gran pubblico».
Squadra da rifare o da integrare per la serie D?
«Non è certamente da smantellare. Però, mi rendo conto che ci sono dei ragazzi che hanno richieste. E se vogliono andar via, tra i professionisti, va concessa questa possibilità».
Su chi si sente di scommettere?
«E’ brutto fare nomi, ma i vari Correa, Palmarini, Parmigiani e Landeiro possono giocare benissimo tra i professionisti. Questo senza nulla togliere agli altri che hanno le qualità per ben figurare a tutti i livelli».

14/06/2005 Il Vecchio Comunale con l'erba sintetica?

PENNE - Dopo la promozione in serie D, potrebbe arrivare anche un nuovo campo di calcio. Il progetto, non è ancora ufficiale, è quello di ristrutturale il vecchio Comunale di contrada Ossicelli, oggi intitolato a Fernando Colangelo, ex gloria del calcio pennese; la struttura sarebbe poi gestita dal nuovo sodalizio che nascerà con la fusione tra Penne e Vestina. Il campo di calcio non ha più il manto erboso e, secondo il progetto, potrebbe essere utilizzata l’erba sintetica per risistemare il terreno di gioco. Inoltre, è notizia di questi giorni, l’amministrazione comunale del sindaco Paolo Fornarola ha avuto un finanziamento per mettere a norma le tribune e riqualificare l’area che circonda lo stadio, compreso il campetto che si estende sotto le tribune. Si tratta di un progetto interessante che potrebbe dare a Penne, finalmente, una struttura idonea per disputare il campionato di serie D.
Negli anni passati, la società ha utilizzato l’impianto di contrada Campetto, nuovo ma certamente non idoneo alla massima serie dei dilettanti; tra l’altro, in serie D, occorre avere la doppia tribuna, anche per la tifoserie ospite e strade di accesso allo stadio diverse per separare l’ingresso dei tifosi allo stadio. Il Fernando Colangelo è situato nel cuore della cittadina, a differenza dell’impianto di contrada Campetto, e in questo modo, potrebbe permettere ai tifosi vestini di raggiungere l’impianto anche a piedi. (g.p.)

13/06/2005 "Un successo meritato"

RIVA DEL GARDA - Il successo per 2-1 sulla Benecense non può non scatenare una grande festa e il primo a esultare è l’allenatore in seconda del Penne, Fabio Montani (il tecnico Andrea Camplone è squalificato). «La nostra è stata una vittoria sofferta, che ci consente di raggiungere una promozione a lungo inseguita». Eppure, a un certo punto della stagione le cose si erano messe male. «All’ottava giornata eravamo in zona play-out», ammette, «ma questo rende ancora più onore alla rincorsa che abbiamo fatto».
Montani fa comunque i complimenti alla Benecense. «Si è dimostrata una squadra tosta», riconosce l’allenatore in seconda del Penne, «che siamo riusciti a superare con molte difficoltà. Il Benecense ha giocato in maniera compatta, determinata. Penso che sia stato l’avversario più duro fra quelli incontrati finora». Il Penne si riprende così dalla delusione dello scorso anno, quando un gol a tre minuti dalla fine segnò in negativo la finale nazionale.
Montani si preoccupa più di consolare gli avversari che di elogiare i suoi. «Hanno tutte le carte in regola per riprovarci l’anno prossimo», conclude il tecnico. «Auguro loro di fare un ottimo campionato, se lo meritano».
A concludere lo scambio di complimenti l’allenatore della Benecense, Luciano Gabrielli, che però riserva prima grandi parole di elogio per i suoi. «Siamo stati bravi ad arrivare qui», commenta il tecnico, «anche se oggi non eravamo nella nostra miglior giornata».
Gabrielli rende l’onore delle armi al Penne («abbiamo incontrato un avversario forte»), ma ammette che la sua squadra ci ha messo anche del suo. «Abbiamo fatto qualche errore di troppo», fa notare Gabrielli, «come in occasione del loro primo gol. E si è rivelato uno sbaglio decisivo perché da quel momento la partita è cambiata».
Anche i problemi di formazione hanno impedito alla Benecense di giocare un match diverso, ma Gabrielli non cerca scusanti. «Loro sono stati bravi a gestire la palla e non siamo riusciti ad entrare in area». Nell’ultima frase c’è anche un riferimento all’arbitraggio, giudicato da Gabrielli insufficiente. «Ci sono state troppe ammonizioni ed espulsioni affrettate, ma questo non mette in discussione la vittoria del Penne, che ha saputo affrontare la partita con la giusta mentalità. Il loro successo è meritato».

13/05/2005 E in città è festa grande, il sindaco: "Eccezionale"

PENNE - Si è festeggiato fino a notte fonda per la promozione del Penne in serie D. La città si è colorata di biancorosso: caroselli di auto e tifosi in delirio hanno sfilato ininterrottamente per le vie della città per il ritorno della squadra nella “serie A dei dilettanti”. Un traguardo che la società vestina inseguiva dal 1996. Grazie all’exploit sul campo di Riva del Garda, il Penne può tornare a giocare in un campionato più consono alle sue tradizioni calcistiche. Il sodalizio vestino è stato fondato nel 1924.
Il 24 maggio 1981, con un 6-0 sulla Val di Sangro, davanti a duemila tifosi, il Penne chiude a quota 50 - staccando di 10 punti il Termoli e il Tortoreto - la sua cavalcata trionfale nella Promozione abruzzese e taglia lo storico traguardo dell’Interregionale. Seguono 15 anni di avvincenti tornei e addirittura, nel campionato ’92/93, il Penne sfiora la promozione in serie C: è 2ª alle spalle del Fasano.
Arrivano i tempi bui. Il Penne retrocede per ben due volte di fila in Eccellenza: nel ’94/95 (viene ripescato), ma l’anno dopo, nel ’95/96, dopo la seconda stagione fallimentare nel Cnd (si chiamava così, serie D, prima della riforma). Si torna a giocare in Eccellenza, e alla guida della società si alternano vari presidenti. Non basta. Il Penne assapora un’altra retrocessione amara, questa volta nel campionato di Promozione.
Un incubo. Il presidente Luciano Di Simone, imprenditore locale, riorganizza il sodalizio vestino - anche con l’ingresso di nuove forze economiche - riporta il Penne in Eccellenza. Siamo al campionato 2004/2005: il dirigente della Brioni, Gianluigi Di Nino, passa alla guida della società e dopo un avvio disastroso (esonero di Felice Mancini), il Penne conquista la serie D. E’ storia di ieri. Un sogno che finalmente diventa realtà per una piazza assetata di calcio che conta. Il sindaco Paolo Fornarola, domani sera, alle ore 18, nella sala consiliare del Comune, premierà le due squadre pennesi (dirigenti e giocatori per festeggiare la stagione trionfale del calcio vestino: Penne e Vestina, difatti, hanno conquistato rispettivamente la promozione in serie D e in Eccellenza).
«E’ un momento importante per la nostra cittadina», dice il sindaco Fornarola.
All’orizzonte, tra l’altro, c’è il progetto di fusione tra i settori giovanili di Vestina e Penne.

12/06/2005 Il Penne all'assalto della D

PENNE - Tutto in novanta minuti di gioco. In Trentino, il Penne di mister Andrea Camplone si gioca la promozione in serie D. Un traguardo che i vestini inseguono da nove anni. L’ambiente biancorosso è carico e attende con ansia la sfida: tre pullman e numerose auto private raggiungeranno Riva del Garda. Dopo lo 0-0 maturato nella partita di andata, al Comunale gardesano, oggi (inizio alle ore 16.30), si prevede una sfida avvincente e spettacolare tra Benacense e Penne.
Nessuna delle due squadre vuole perdere, tanto meno i padroni di casa che festeggiano il centenario della fondazione e vogliono tornare nella serie A dei dilettanti, dopo averla persa nel 1993.
Il Penne, rispetto agli avversari, ha un’arma in più da sfruttare: il pubblico. Sono oltre 300 i tifosi che seguiranno la squadra nella trasferta trentina; il gruppo “Neuro”, la frangia attiva del tifo biancorosso, ha realizzato, per l’occasione, una coreografia spettacolare. Il sito internet ufficiale, www.forzapenne.it, è stato riempito da messaggi di incitamento alla squadra. Anche il sindaco di Penne, Paolo Fornarola, ex presidente del Penne fino al 1996, insieme ad altri assessori della giunta comunale, seguirà le sorti del Penne in trasferta. «Sono un tifoso speciale del Penne e seguirò la squadra anche in questa difficile partita. Mi auguro, dopo i successi ottenuti dalla Vestina promossa in Eccellenza e della squadra di scacchi pennese, che ha vinto lo scudetto la scorsa settimana, che il Penne conquisti la serie D: festeggeremo un anno magico per lo sport pennese».
Per il Penne si tratta della seconda finale consecutiva degli spareggi nazionali di Eccellenza, dopo quella sfortunata dello scorso anno contro lo Spes Mentana; la partita di andata si giocò a Penne e terminò 0-0. Il ritorno si disputò sul campo in erba sintetica dello stadio “12 Apostoli” di Mentana e la squadra vestina pagò pesantemente l’approccio alla partita. Nel secondo tempo il Penne riuscì a ribaltare il risultato, ma bastarono dieci minuti di follia nella difesa vestina per consegnare ai padroni di casa la promozione in serie D. L’incontro terminò 4-3 per il Mentana.
La squadra biancorossa è arrivata nel tardi pomeriggio di ieri a Rovereto, sede del ritiro, e questa mattina effettuerà una sgambata prima della partita. «Non dobbiamo sbagliare l’approccio alla partita, è fondamentale», ha detto l’allenatore Andrea Camplone, «mi auguro che la Benacense non si chiuda dall’inizio in difesa». Ha già in mente la formazione? «Ho recuperato Carota e Parmigiani, quindi l’organico è al completo. Ho in mente qualcosa, per scaramanzia non dico nulla...». In caso di parità con gol sarà promosso il Penne (e l’Amiternina salirebbe in Eccellenza); nel caso in cui i tempi regolamentari finiranno 0-0 si andrà ai supplementari e poi ai calci di rigore.
La Benacense dovrà fare a meno dello squalificato Lorenzo Setti e degli infortunati Dal Bosco e Martini.
La telecronaca della partita tra Benacense e Penne, affidata a Andrea Costantini e Nello Di Marcantonio, verrà riproposta domani sera alle 22.40 su Atv7.

10/06/2005 Risolti i problemi: Benacense-Penne a Riva del Garda

PENNE - Benacense-Penne si giocherà regolarmente a Riva del Garda. Lo ha ufficializzato la società gardesana dopo il sopralluogo effettuato ieri mattina nell’impianto sportivo che ospiterà l’attesa finale dei play off di Eccellenza. Il Comunale, difatti, può ospitare complessivamente 430 posti, di cui 250 situati in tribuna, e i restanti, invece, sono ricavati sul prato che circonda il rettangolo di gioco. Ai tifosi vestini saranno inviati 200 biglietti al costo di sei euro; si potrà comunque acquistare i restanti taglianti disponibili al botteghino, domenica, prima della partita, a partire dalle ore 15.30. «Abbiamo raggiunto un accordo con la Benacense: quindi la partita si giocherà sul campo di Riva come era previsto inizialmente», dice il dg del Penne, Giuseppe Cantagallo. Anche il vice questore del commissariato di Riva, Giuseppe Grasso, informato dai colleghi di Pescara, ha visionato la struttura sportiva prima di rilasciare il nulla osta alla società di casa. (g.p.)

07/06/2005 Il Penne seguito da 300 tifosi nella sfida che vale la serie D

PENNE - La Benacense si è rivelata una squadra ostica e compatta. La difesa e l’attacco sono i reparti più temibili: rappresentano i punti cardine della formazione di Luciano Gabrielli, l’allenatore che da cinque anni siede sulla panchina dei gardesani. Nulla, però, è perduto per il Penne. Il pareggio a reti inviolate, ottenuto nella partita di andata della finale nazionale dei play off di Eccellenza, deve rappresentare un viatico importante in vista del match di ritorno (ore 16,30) di domenica al Comunale di Riva del Garda. In caso di parità con gol nella partita di ritorno vince il Penne, poiché vige in questo caso il regolamento delle coppe europee: la squadra vestina ha insomma due risultati su tre a disposizione.
Tra l’altro, la squadra gardesana non è molto seguita dal pubblico locale, nonostante la cittadina abbia una popolazione di oltre quindicimila abitanti. La formazione biancorossa partirà sabato mattina e raggiungerà il Trentino in autobus. La società, inizialmente, aveva ipotizzato il trasferimento in aereo: «Non siamo riusciti ad avere la disponibilità di un aereo per organizzare un volo charter da Pescara a Verona», dice il dg del Penne Giuseppe Cantagallo. In settimana si dovrebbe conoscere il costo del biglietto per i tifosi che stanno organizzando almeno un paio di pullman per la trasferta trentina. Saranno più di 300 i sostenitori biancorossi che raggiungeranno Riva del Garda per questa sfida importante che vale la serie D. Il Penne insegue il ritorno nella massima serie dei dilettanti da nove anni: la prima retrocessione in Eccellenza avvenne, difatti, nel campionato 94/95 e dopo essere stata ripescata, la squadra dell’allora presidente Paolo Fornarola, retrocesse di nuovo nel campionato 95/96 dopo diciassette tornei consecutivi giocati in Interregionale. Seguirono gli anni bui durante i quali si toccò un’altra pesante retrocessione nel campionato di Promozione. Quindi, il presidente Luciano Di Simone, dopo duri sacrifici, è riuscito a riconquistare l’Eccellenza, e, lo scorso anno, ha raggiunto anche la finale play off nazionale contro lo Spes Mentana persa, tra l’altro, a pochi minuti dalla fine. Il testimone è passato ad inizio campionato nelle mani di Gianluigi Di Nino, dirigente del Gruppo Brioni e genero dell’amministratore delegato della Roman Style-Brioni, Lucio Marcotullio, il quale ha dato una pesante spinta - e non solo economica - al sodalizio vestino. (g.p.

06/06/2005 Il presidente attacca l'arbitro: non è stato all'altezza

PENNE - C’è un po’ di rammarico, a fine partita, nello spogliatoio vestino.
Il Penne meritava, visto il gioco in campo, qualcosa in più del pareggio. Nel mirino del presidente biancorosso, Gianluigi Di Nino, sono finiti il campo e l’arbitro. «Meritavamo qualcosa di più del pareggio: loro si sono chiusi in difesa e non ci hanno permesso di giocare», commenta il presidente. «Il campo, tra l’altro, era in condizioni pietose e ci ha penalizzato tantissimo. I nostri ragazzi, soprattutto quelli tecnici, hanno sofferto a giocare. Poi», aggiunge il numero uno vestino, «l’arbitro non è stato all’altezza della situazione. Un ringraziamento lo voglio fare al pubblico biancorosso che è stato anche oggi fantastico».
Il tecnico del Penne Andrea Camplone analizza, invece, il gioco espresso in campo: «E’ stata una partita difficile e loro sono stati molto abili a fermarci. Non ci hanno concesso spazi, si sono chiusi con l’intera squadra in difesa: un catenaccio dall’inizio alla fine. Tra l’altro il campo era pessimo e abbiamo sofferto a costruire azioni efficaci. Non si può giocare una finale così», commenta Camplone.
Soddisfatto, invece, Fabrizio Gabrielli, tecnico ospite. «Sono felice di questo pareggio. Il Penne è una squadra ben allestita e sarà difficile giocare anche in casa nostra. Abbiamo sofferto ma per noi, in definitiva, è andata bene». (g.p.)

04/06/2005 Penne sta preparando una festa da serie D

La formazione biancorossa ci riprova. A distanza di un anno dalla sfortunata finale (andata e ritorno) contro lo Spes Mentana, il Penne questa volta non vuole mancare l’appuntamento con la promozione in serie D. Domani, al nuovo Comunale di contrada Campetto, ci saranno i trentini della Benacense del vulcanico presidente Camillo Rezzaghi. La formazione allenata da Luciano Gabrielli ha conquistato la finale dopo aver eliminato la Sestrese e spera fortemente nella promozione, visto che quest’anno cade il centenario della fondazione del club biancoverde.
Per il Penne di mister Andrea Camplone non sarà una finale facile; la prima sfida si giocherà, come detto, in casa, mentre il ritorno, a Riva del Garda, è previsto il 12 giugno.
Il tecnico vestino dovrà fare a meno di Angelo Carota che si è infortunato contro l’Almas Roma - per lui è stata diagnosticata una lussazione alla spalla - e Antonio Palmarini. Acciaccati Cianci, Amelii e Parmigiani, ma tutti dovrebbero scendere regolarmente in campo; salvo per l’attaccante argentino che ha ancora qualche problema al polpaccio.
Gli ospiti, di solito, giocano con 4-4-2 e sono molto forti in difesa e in attacco; nel reparto offensivo, la coppia Cosa-Dalnegro è da temere; il primo è conosciuto ai tifosi abruzzesi dopo una stagione trascorsa a L’Aquila in serie C2. Il centrocampo è descritto come poco tecnico e lento: non c’è costanza nel gioco.
La partita (inizio fissato alle ore 16.30) sarà diretta da Aurelio Cafari Panico di Cassino: il fischietto ciociaro ha arbitrato quest’anno, in serie D, Val di Sangro-Gallipoli.
«C’è serenità e concentrazione in squadra», commenta Pasquale Almonti, vicepresidente e storico dirigente del Penne Calcio. «Il Penne merita di vincere il campionato, ne ha bisogno la piazza. A novembre eravamo terz’ultimi in classifica e dopo alcune scelte positive fatte dalla società, e grazie all’impegno dei ragazzi, siamo riusciti ad agguantare i play off. Domenica mi aspetto il pubblico delle grandi occasioni. Dobbiamo vincere la finale in casa e questo obiettivo non dobbiamo mancarlo. Io sono fiducioso, ci credo e ci spero. Abbiamo tutte le carte in regola per fare bene e dobbiamo mettercela tutta per fare questo grosso regalo ai nostri impagabili tifosi. Il Penne deve chiudere la stagione nel migliore dei modi», conclude Almonti.
Anche la tifoseria è in fermento: per la sfida contro la Benacense, il gruppo “Neuro” è all’opera per allestire una coreografia eccezionale. Non dovrebbero esserci tifosi ospiti al seguito. Sarà, insomma, una festa per il calcio pennese.

31/05/2005 Penne sogna la D, Vestina promossa: che festa

PENNE - Penne caput mundi. Grazie ai successi ottenuti domenica dalle due squadre, la città vestina è balzata agli onori delle cronache calcistiche abruzzesi per un ein plein. E se i biancorossi di Camplone sono a metà dell’opera, visto che per festeggiare l’approdo in serie D dovranno ora superare la Benacense (dopo aver eliminato nel primo turni i capitolini dell’Almas), i cugini della Vestina il percorso lo hanno già completato, battendo nella finale decisiva gli aquilani dell’Amiternina, classificatisi al secondo posto nel girone A del campionato di Promozione.
Aquilani che faranno un tifo indiavolato per Correa e soci, la cui promozione in D, per effetto di quanto prevede il regolamento, schiuderebbe automaticamente loro le porte dell’Eccellenza, mentre in caso di eventuale ripescaggio dei vestini, a beneficiare del posto libero sarebbe il retrocesso Luco. Tornando alla doppia sfida con l’Almas, la squadra del presidente Gianluigi Di Nino ha evidenziato un’assoluta superiorità tecnica, battendo i romani sia all’andata che nel ritorno. Un buon viatico in vista del confronto decisivo che, come detto, vedrà l’undici biancorosso opposto alla Benacense, formazione trentina approdata al secondo turno della fase interregionale dei play off, in virtù dei risultati (vittoria casalinga per 3-2 e pareggio per 1-1 in terra ligure) ottenuti contro la Sestrese. Domenica l’andata. L’elevata distanza tra i centri impedirà esodi di massa, ma i calorosissimi supporters abruzzesi (in particolare gli appartenenti al gruppo denominato Neuro) si stanno già organizzando per la trasferta decisiva, in programma il 12 giugno. Del resto, per un traguardo così importante, vale la pena di sobbarcarsi qualche centinaio di chilometri pur di sostenere i propri beniamini. Spulciando negli annali, infatti, il Penne, la cui storia calcistica risale al lontano 1924, ha militato a lungo in serie D, categoria nella quale approdò, per la prima volta, nella stagione 1980-1981, per poi restarvi per ben quindici campionati di fila: un vero e proprio record. L’ultima apparizione in Quarta Serie è datata maggio 1996 e di quella stagione, conclusasi con la retrocessione in Eccellenza, vale la pena di ricordare la quaterna rifilata al Civitacastellana dal bomber Oscar Di Matteo, recentemente tornato alla ribalta per le perfomances calcistico-televisive nelle file del Cervia. L’altra curiosità riguarda poi l’attaccante Mirko Panico, unico superstite in biancorosso di quella formazione. Per quanto concerne, invece, la Benacense, si tratta di una squadra trentina, precisamente di Riva del Garda. Allenata da Luciano Gabrielli, ha chiuso regular season del proprio girone di Eccellenza al primo posto (con 62 punti in 30 gare), appaiata però al Vallagarina, da cui è stata poi sconfitta nel decisivo spareggio-promozione, che l’ha costretta ai play off con le seconde delle altre regioni. Abitualmente schierata col 4-4-2, la compagine biancoverde ha nel reparto difensivo (25 gol subiti in 30 incontri) il punto di forza, mentre in attacco può contare sulla coppia Cosa-Del Negro (27 reti in due: 15 il primo, 12 il secondo). Sono i giocatori più rappresentativi, oltre all’esperto centrocampista Claudio Ischia (ex Vis Pesaro), autore proprio domenica scorsa del gol qualificazione. Scarso l’apporto dei tifosi, che nelle gare casalinghe si attestano sulle 150 unità.

29/05/2005 Il Penne al secondo round con l'Almas Roma

PENNE - «Non sarà una partita facile, contro l’Almas dobbiamo giocare concentrati, senza pensare alla vittoria ottenuta all’andata». Parla il capitano del Penne, Francesco D’Addazio, uno dei migliori difensori del campionato. La partita contro l’Almas si gioca (l’inizio del matche di ritorno è previsto alle ore 16.30) sul campo di contrada Campetto. E’ previsto il pubblico delle grandi occasioni come già è avvenuto in passato per la partita che vale la finalissima per il salto in serie D.
Il Penne, all’andata, è riuscito a battere per 2-0 la formazione capitolina allenata da Fabrizio Durante, ex giocatore del Pescara, dopo un ottimo primo tempo, sospinto da un pubblico favoloso.
Rientra, dopo aver scontato il turno di squalifica, il fantasista argentino Correa, l’arma vincente del Penne in questo campionato; non dovrebbe giocare dall’inizio, invece, Parmigiani, il quale si è leggermente infortunato in settimana.
Andrea Camplone proporrà il classico modulo 4-3-3 per fermare l’Almas che sicuramente detterà il ritmo di gioco sin dall’inizio per tentare di ribaltare il risultato dell’andata.
«Certamente partiranno a tutta per cercare il gol subito», sostiene Francesco D’Addazio, «noi non dobbiamo fare l’errore di cullarci sul risultato dell’andata. E poi non c’è niente di scontato: vi ricordate lo scorso anno nella finale contro lo Spes Mentana? Sembrava già fatta a pochi minuti dalla conclusione, e invece alla fine abbiamo perso. Dobbiamo entrare in campo determinati e concentrati. Siamo un gruppo unito e il nostro pubblico è fantastico: grazie alla loro spinta siamo arrivati fin qui», conclude il capitano vestino. Si prevede, come a Roma, il pubblico delle grande occasioni.
Se il Penne batte l’Almas Roma affronterà in finale (andata e ritorno) la vincente tra Sestrese-Benacense di Riva del Garda. Nella partita di andata, i trentini hanno battuto 3-2 i liguri.
Tifa il Penne anche la Vestina, che oggi affronta sul neutro di Notaresco l’Amiternina: chi vince sale in Eccellenza. Nel caso in cui la formazione biancorossa dovesse vincere gli spareggi nazionali, al di là del risultato, entrambe le formazioni impegnate nello spareggio regionale salirebbero nel campionato di Eccellenza.
LE FORMAZIONI.
PENNE: Cianci, Carota, Sacripante, Landeiro, Ciarrocca, D’Addazio F., Lalli, Amelii, Del Gallo, Correa, Panico. Allenatore: Camplone.
ALMAS ROMA: Federici, D’Elia, Gianni, Bertarelli, Rispoli, Berardi, Felici, Sorrentino, De Luca, Pignataro, Romagnoli. Allenatore: Durante.
ARBITRO: Corradini di Macerata.

23/05/2005 Camplone: la squadra ha giocato come volevo

ROMA - Soddisfazione a fine partita nello spogliatoio vestino dopo l’importante successo ottenuto contro l’Almas Roma. «Abbiamo fatto la nostra partita, conoscevamo le qualità tecniche dell’avversario. La squadra mi è piaciuta e ha giocato come volevo», dice il tecnico del Penne, Andrea Camplone. «Dopo il gol ci siamo limitati ad amministrare la partita, in alcune circostanze abbiamo concesso troppo agli avversari; domenica sarà comunque una partita difficile anche se il risultato è a nostro favore», conclude Camplone.
Uno dei migliori in campo, Mirko Panico, sottolinea l’importanza del successo: «E’ stata una partita difficile, non c’è dubbio. La vittoria è stata ottenuta grazie all’impegno di tutta la squadra e dei tifosi che sono stati fantastici».
Il presidente del Penne, Gianluigi Di Nino, elogia il lavoro della squadra: «E’ stata una vittoria meritata, abbiamo giocato bene e alcune individualità hanno fatto la differenza in campo. L’Almas si è rivelata una squadra ostica e alcuni giocatori, nel reparto offensivo, ci hanno messo a dura prova», conclude Di Nino.
Infine, il rammarico del tecnico romano, Fabrizio Durante, ex giocatore del Pescara. «Un episodio ha deciso il risultato della partita. Il gol iniziale del Penne ci ha tagliato le gambe, sicuramente non abbiamo offerto il vero valore tecnico».

22/05/2011 Il Penne cerca un buon risultato con l'Almas

PENNE - Dopo la vittoria ottenuta contro l’Atessa, nello spareggio regionale, il Penne di mister Andrea Camplone inizia l’avventura fuori dai confini regionali con l’obiettivo di conquistare la promozione in serie D. Affronta oggi l’Almas Roma: si tratta di una squadra ostica e rappresenta un fiorente vivaio dei club professionistici di Roma e Lazio (Giuseppe Giannini, per esempio, è cresciuto calcisticamente nel settore giovanile dell’Almas). I capitolini hanno chiuso il campionato (Eccellenza laziale, girone B) in seconda posizione con 80 punti all’attivo, dopo aver perso lo spareggio contro il Cassino sul neutro di Anagni, domenica scorsa, essendo arrivate entrambe a parità di punteggio (nel campionato laziale di Eccellenza non ci sono i play off).
Al Penne mancheranno l’argentino Correa (squalificato), Palmarini per infortunio. Amelii acciaccato, andrà in panchina; dovrebbe rientrare Antonio Pecoraro, anche se la condizione fisica del centrocampista ciociaro non è perfetta. La squadra è partita ieri pomeriggio per Roma, dopo una rifinitura effettuata in mattinata.
La partita si giocaallo stadio Sant’Anna di via Demetriade, situato nel cuore del parco archeologico del Tuscolano, e inizierà alle 16.30; prevista la partenza di circa 200 sostenitori biancorossi (due autobus e numerose auto private) che si metteranno in viaggio per la trasferta romana. «L’Almas è una squadra giovane e soprattutto veloce», ha detto il direttore generale del Penne, Giuseppe Cantagallo. «I ragazzi sono motivati, ci aspettiamo sicuramente una buona prova della squadra. Essendo uno spareggio, sarà comunque una partita difficile. Speriamo di portare a casa un buon risultato», conclude il dg pennese.
Già in altre due occasioni, il Penne aveva giocato nella capitale: nell’80 in Coppa Italia di Promozione contro il Tor Sapienza (sconfitta a Roma, ma vittoria per 4 a 2 e superamento del turno a Penne: vestini giunti poi ai quarti e sconfitti dal Cittadella vincitrice del trofeo) e nell’83 con la Lodigiani, sempre in Coppa, ma di serie D e fu eliminazione.

FORMAZIONI
ALMAS ROMA: (4-4-2) Federici, D’Elia (85), Gianni, Bertarelli, Rispoli, Berardi, Sorrentino, Di Giuliantonio, De Luca, Pignataro (87), Chiavini (Romagnoli). Allenatore: Fabrizio Durante.
PENNE: (4-3-3) Cianci, Marrone, Sacripante, Landeiro, D’Addazio M., D’Addazio F., Lalli, Pecoraro, Parmigiani, Francia, Panico. Allenatore: Andrea Camplone.

16/05/2005 Eccellenza, Penne trova l'Almas

Sarà l’Almas Roma la prima avversaria del Penne, lungo la strada che separa i vestini dalla promozione in serie D. La squadra capitolina ha infatti perso lo spareggio con il Cassino per il salto di categoria, nel girone B del campionato laziale di Eccellenza.
La compagine frusinate, sostenuta da oltre duemila tifosi al seguito, che alla fine della gara hanno anche invaso pacificamente il campo di gioco, si è imposta con un perentorio 2-0. «Se non altro», spiega l’ex tecnico del Penne Guido Colangelo, che ha seguito il match per la società vestina, «dovremmo avere meno difficoltà dal punto di vista ambientale, visto lo scarso seguito dell’Almas, che resta comunque una squadra molto organizzata». Il Penne giocherà in trasferta l’andata, in programma domenica al Sant’Anna di Roma (la partita di ritorno è in programma per il 28 maggio).
Buone notizie arrivano infine per il Pianella, che può festeggiare senza più patemi la permanenza nel campionato di Eccellenza anche per la prossima stagione. Il risultato prestigioso è stato ottenuto alla luce della salvezza, in serie D, centrata direttamente dall’Avezzano.